Se stai pensando di avviare dei lavori più consistenti in casa o in un locale commerciale a Roma, potresti aver sentito parlare della SCIA. Si tratta della Segnalazione Certificata di Inizio Attività, uno dei principali titoli abilitativi per interventi edilizi di media entità.
Ma a cosa serve davvero? Quando è obbligatoria? E come si presenta correttamente?
In questo articolo ti spieghiamo cos’è la SCIA a Roma, quando è richiesta e cosa devi sapere prima di iniziare i lavori.
Cos’è la SCIA e perché è importante a Roma
La SCIA è uno strumento amministrativo che consente di iniziare immediatamente i lavori, senza attendere l’approvazione del Comune, a condizione che tutta la documentazione sia corretta e completa. È prevista dall’art. 19 della Legge 241/1990 e si utilizza quando:
- Si effettuano interventi su parti strutturali dell’edificio
- Si cambia la destinazione d’uso di un immobile
- Si eseguono opere edilizie complesse (es. ampliamenti, soppalchi, modifiche portanti)
- Si realizzano o modificano attività commerciali o produttive
A Roma, la SCIA è obbligatoria per molti interventi di ristrutturazione più invasivi rispetto a quelli coperti dalla CILA.
Quando NON serve la SCIA?
La SCIA non è necessaria per:
- Lavori di manutenzione ordinaria (come tinteggiatura, sostituzione pavimenti o sanitari)
- Ristrutturazioni leggere che rientrano in CILA
- Piccoli interventi che non toccano la struttura né modificano destinazione d’uso
In questi casi può bastare una CILA o, in alcune situazioni, nessuna comunicazione. Anche qui, è sempre consigliabile confrontarsi con un tecnico.
Chi può presentare la SCIA a Roma?
La SCIA deve essere asseverata da un tecnico abilitato (architetto, ingegnere, geometra), che certifica la conformità dell’intervento e si assume la responsabilità tecnica.
Il professionista:
- Verifica la regolarità urbanistica e catastale
- Redige la relazione tecnica asseverata
- Predispone gli elaborati grafici necessari
- Compila e firma digitalmente la pratica sul portale SUET del Comune di Roma
La SCIA non può essere presentata autonomamente dal proprietario: serve sempre un tecnico qualificato.
SCIA e ristrutturazione: quando è necessaria
Se stai per avviare una ristrutturazione importante a Roma, potresti avere bisogno della SCIA, in particolare se prevedi.
Demolizione e ricostruzione di muri portanti
Qualsiasi intervento che alteri la stabilità strutturale dell’edificio, come l’abbattimento o la costruzione di nuovi muri portanti, rientra tra le opere che richiedono la SCIA. Questo perché tali modifiche possono influenzare significativamente la sicurezza e l’integrità dell’immobile, rendendo indispensabile un’attenta valutazione da parte delle autorità competenti.
Realizzazione di soppalchi, ampliamenti o modifiche strutturali
Se intendi aumentare la superficie calpestabile con un soppalco, ampliare l’immobile o apportare modifiche sostanziali alla sua configurazione interna (ad esempio, creazione di nuove aperture o chiusure di vani, modifica di scale), dovrai presentare la SCIA. Queste opere modificano la volumetria o la distribuzione interna dell’edificio e richiedono un’approvazione formale.
Cambio d’uso di un immobile
Se la destinazione d’uso del tuo immobile cambia (ad esempio, da negozio a residenza o viceversa, oppure da ufficio a laboratorio), la SCIA è obbligatoria. Questo perché il cambio d’uso può comportare nuove esigenze urbanistiche, igienico-sanitarie e di sicurezza che devono essere verificate e autorizzate prima che l’immobile possa essere utilizzato per la nuova finalità.
Interventi su locali commerciali
L’apertura di una nuova attività commerciale, la variazione dell’attività esistente, l’adeguamento degli impianti o modifiche significative alla disposizione interna di un locale commerciale richiedono l’ottenimento della SCIA. Questi interventi sono regolamentati per garantire il rispetto delle normative specifiche per le attività produttive e commerciali, inclusi gli aspetti di sicurezza e accessibilità.
In tutti questi casi, la SCIA è fondamentale per rispettare la normativa e per evitare sanzioni.
Quanto costa la SCIA a Roma?
Il costo di una SCIA a Roma dipende dalla complessità dell’intervento e si compone generalmente di:
- Compenso del tecnico: tra i 600 e i 1.500 euro, a seconda del tipo di lavori
- Diritti di segreteria comunali: da circa 251,24 euro in su
- Eventuali oneri urbanistici o contributi, in caso di cambio d’uso o aumento di superficie
Anche se rappresenta un costo iniziale, la SCIA è indispensabile per avviare i lavori in modo regolare, tracciabile e sicuro.
Bonus edilizi: cosa sapere in caso di SCIA
Molti interventi che richiedono la SCIA possono rientrare nei bonus edilizi attualmente in vigore, come:
- Bonus ristrutturazioni (50%)
- Ecobonus (fino al 65%)
- Bonus barriere architettoniche (75%)
Per accedere a queste agevolazioni fiscali è fondamentale che la SCIA sia correttamente presentata e protocollata, con tutta la documentazione tecnica e amministrativa in regola.
Un tecnico esperto potrà aiutarti a integrare la pratica edilizia con le richieste per l’accesso ai bonus, evitando errori o esclusioni dai benefici fiscali.
SCIA commerciale e SCIA edilizia: attenzione alle differenze
A Roma esistono diversi tipi di SCIA:
- SCIA edilizia, per interventi su immobili
- SCIA commerciale, per avviare o modificare un’attività economica
Hai bisogno di una Scia a Roma per ristrutturare o aprire un’attività commerciale?
Spesso, nei casi di ristrutturazioni di negozi, servono entrambe. È quindi importante affidarsi a un tecnico che conosca tutte le normative locali per evitare ritardi e problemi.
Il nostro studio è specializzato in ristrutturazioni e pratiche edilizie a Roma. Possiamo aiutarti a:
- Verificare se la SCIA è necessaria per il tuo progetto
- Redigere tutta la documentazione in modo corretto
- Gestire le autorizzazioni e l’avvio del cantiere nei tempi giusti
Contattaci per una consulenza gratuita: ti guideremo passo dopo passo per partire subito con il piede giusto.